
Val Rendena “Summer Edition”: vacanze estive in Trentino
La montagna è la vostra passione anche in estate? Ecco a voi 10 idee per vivere a 4 zampe la Val Rendena, una bellissima valle del Trentino a me molto cara, che saprà conquistare fin da subito anche i vostri cuori e quelli dei vostri amici pelosi.
Ci tengo a segnalare che non si tratta di una classifica ma di un elenco di spunti tra cui potrete scegliere quelli più in linea con i vostri gusti e interessi.
- Dove: Pinzolo (TN) e dintorni
- Durata: 1 settimana +
- Adatto a chi: ama fare trekking in quota e passeggiate in mezzo alla natura, cerca un po’ di fresco durante i mesi più caldi, vuole una vacanza dinamica ma allo stesso tempo rilassante
Le montagne non sono l’assoluto, ma lo suggeriscono.
Samivel
Indice
Estate in Val Rendena: 10 modi per viverla a 4 zampe!
La Val Rendena offre davvero molto per chi vuole passare una vacanza rigenerante in compagnia del proprio animale domestico e sono tantissimi i luoghi che vale la pena scoprire. Iniziamo a riportarne qui di seguito alcuni, insieme ad altri spunti e consigli che ti aiuteranno ad organizzare la tua prossima vacanza estiva tra i monti della Val Rendena.
1. Val Rendena “evergreen”: sentieri e passeggiate per tutta la famiglia

Lago di Nambino: uno dei luoghi più suggestivi di tutta la Val Rendena. Ci sono diversi sentieri per raggiungere questo posto meraviglioso, noi generalmente scegliamo quello più breve: si lascia la propria auto nell’ampio parcheggio gratuito davanti alla Zangola (l’ex discoteca) e dopo circa 40 minuti di camminata in mezzo ai boschi si arriva al Rifugio Nambino, affacciato sull’omonimo lago. Lo spettacolo è davvero unico. Suggerisco di partire presto e arrivare prima delle 10 per godersi il paesaggio in tutta serenità, prima che diventi troppo affollato, soprattutto ad agosto.
Per evitare di tornare indietro dallo stesso sentiero, una variante che piace moltissimo al nostro Full è quella di allungare il rientro passando da Patascoss, prendendo quindi la via di discesa sulla destra e non a sinistra da dove siamo arrivati. Sono circa 45 minuti di camminata con un dislivello molto più dolce, a cui però va aggiunto il tragitto per raggiungere la macchina (altri 15 minuti circa su strada asfaltata aperta al traffico).
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Malga Ritorto: il posto perfetto per scattare la vostra foto-cartolina della Val Rendena. Un magnifico balcone naturale di fronte a tutta la sezione centrale delle Dolomiti di Brenta, parte di quella settentrionale e di quella meridionale. E con una suggestiva vista su tutta la vallata.
Si lascia la macchina al parcheggio a pagamento nei pressi del Rifugio Patascoss e si prosegue a piedi per raggiungere la malga, lungo una strada asfaltata in mezzo ai boschi e chiusa al traffico. Il ticket del parcheggio include anche l’utilizzo del trenino elettrico che ogni mezz’ora circa parte e collega la località Patascoss al Rifugio Malga Ritorto.
Per i più sportivi, da qui parte un bellissimo sentiero, di media difficoltà, che in circa 1 ora e mezza porta al Lago Ritorto, uno specchio d’acqua incastonato tra le montagne, punto di partenza del Giro dei 5 Laghi, un itinerario molto piacevole ma piuttosto lungo, a cui va dedicata una giornata intera.
Per chi volesse invece semplicemente stare in relax, ci si può stendere sull’erba, mangiare un panino e farsi avvolgere dalle maestose cime delle Dolomiti di Brenta. Questa escursione è molto indicata anche per chi ha bambini perchè in malga è possibile trovare numerosi animali da fattoria come cavalli, mucche e caprette.
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Per entrambe le passeggiate, come raggiungere i parcheggi: per chi proviene da Pinzolo, dopo l’uscita del tunnel a Madonna di Campiglio, prendere il primo bivio a sinistra. Per chi invece proviene da Passo Carlo Magno, superata la partenza della cabinovia Grostè, dopo circa 1 Km prendere il primo bivio a destra. Il parcheggio della Zangola è ben visibile a un certo punto sulla destra, mentre per il Rifugio Patascoss bisogna arrivare alla fine della strada.
2. Trekking in quota in Val Rendena, per le zampe più allenate
Giro dei 5 Laghi: è un percorso abbastanza impegnativo che si snoda in quota tra rocce granitiche e suggestivi laghetti alpini. Il sentiero, pur essendo comodo e molto frequentato, richiede un’adeguata preparazione fisica per lo sviluppo e la durata dell’escursione (circa 6 ore totali, soste escluse).

Si prende la cabinovia 5 Laghi direttamente in centro a Madonna di Campiglio e in qualche minuto si arriva al Rifugio Pancugolo, con una vista mozzafiato sul comprensorio del Brenta. Imboccando il sentiero che parte da dietro al rifugio si raggiunge, in circa mezz’ora di tratto pianeggiante, il Lago Ritorto (2053 metri), una vera e propria cartolina con tanto di mucche al pascolo e montagne riflesse nell’acqua blu.
Da qui inizia un breve ma intensa salita fino al Passo Ritorto e poi si prosegue con leggeri saliscendi fino al Lago Lambin (2329 metri) che si raggiunge in circa un’oretta: uno spettacolo davvero unico che ricorda un paesaggio lunare.
Si prosegue risalendo il costone che sovrasta la Val Nambino e poi, scendendo, si arriva al Lago Serodoli (2708 metri). Dalla bocca del lago si sale oltrepassando la casetta del bivacco e si raggiunge in breve il vicino Lago Gelato (2376 metri).
L’ultimo tratto presenta una discesa di due ore circa, che porta al Lago Nambino (1768 m) e quindi di nuovo a Madonna di Campiglio per il sentiero che porta alla Zangola. Per tornare alla partenza della cabinovia, bisogna necessariamente proseguire sul tratto di strada aperto al traffico che porta in centro paese.
Si consiglia di partire presto in mattinata e di portare pranzo al sacco con borraccia dato che non sono presenti punti di ristoro per lunghi tratti di itinerario.
Come raggiungere il parcheggio della cabinovia 5 Laghi: entrare a Campiglio sud e lasciare l’auto nel parcheggio a pagamento di Piazza Sissi (in centro, accesso da V.le Dolomiti di Brenta – via al Sarca), a pochi metri dalla cabinovia 5 Laghi.
Per info sulle condizioni del sentiero e l’itinerario, contatta le Guide Alpine Madonna di Campiglio: Tel. 0465 442634
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Rifugio Brentei: un sentiero di media difficoltà che consente di camminare nel mezzo delle vette delle Dolomiti di Brenta. Si parte dalla località Vallesinella, dove è possibile parcheggiare la macchina (a pagamento). Una nota al riguardo: la strada e il piazzale del parcheggio sono gestiti dal Parco Adamello Brenta ma è consentito l’accesso libero prima delle ore 7.30.

Il percorso inizia dal Rifugio Vallesinella imboccando il sentiero 317 che in circa 45 minuti di cammino consente di raggiungere il Rifugio Casinei (1825 metri), la prima sosta della giornata. Si prosegue con il segnavia 318 seguendo le inidcazioni per il Rifugio Brentei (2182 metri). Il sentiero comincia ad alzarsi sopra la vegetazione per arrivare a un tratto bellissimo in parte scavato nella roccia, con saliscendi, passerelle e gallerie.
L’ultimo tratto torna ad essere un po’ più impegnativo ma il panormama delle Dolomiti di Brenta che si presenta all’arrivo ne vale davvero la pena. Il rifugio è immerso in uno scenario da favola, dominato dall’immensa parete est del Crozzon di Brenta e dall’imponente Cima Tosa, l’elevazione più importante del gruppo, insieme alla Cima Brenta. Rappresenta il punto di partenza per le più importanti arrampicate nel massiccio e senz’altro vi capiterà di scorgere alpinisti impegnati sulle pareti o intenti nei loro avvicinamenti/rientri dalle arrampicate.
La durata totale del percorso è di circa 4 ore mezza, rientrando per lo stesso sentiero di salita.
Come raggiungere il parcheggio in Loc. Vallesinella: entrare in Madonna di Campiglio da sud (a valle del Tunnel) e seguire le indicazioni a destra per Vallesinella. Alla rotonda ancora a destra sempre per Vallesinella – Loc. Palù. La strada di accesso al rifugio è gestita dall’ente Parco Adamello-Brenta e ne disciplina l’accesso. Per info, consultate il sito ufficiale dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena.
3. Pic-Nic tra i prati, i boschi e i ruscelli della Val Nambrone

La Val Nambrone, ricca di acque e di boschi, è il luogo ideale per passare una giornata in famiglia, pranzando all’aria aperta e divertendosi ad esplorare i numerosi sentieri che la caratterizzano. In particolare, il tratto inferiore della valle è quello con vegetazione più rigogliosa e con diversi spazi dove accamparsi per godersi il fresco in tutta tranquillità.
Si parcheggia la macchina davanti al Rifugio Nambrone e si entra subito nel bosco. C’è un bellissimo percorso, semplice e di breve durata (circa 45 minuti) che conduce alla scoperta dell’affascinante paesaggio torrentizio della Val Nambrone: è il sentiero Amolacqua, allestito dal Parco Naturale Adamello Brenta. Una passeggiata adatta a tutti (grandi, piccini e pelosi) che tra ponti di legno, passerelle, torrenti turchesi, prati e mirtillaie porta fino alla Cascata Amola. Seguendo un itinerario circolare si torna al punto di partenza, pronti per cercare il posto più adatto per allestire il proprio pic-nic.
Come raggiungere il Rifugio Nambrone: tra Carisolo e S. Antonio di Mavignola, in coincidenza di un tornante sulla statale, s’imbocca la strada per la Val Nambrone.
4. La Val Genova e le sue cascate
Tappa obbligatoria per scoprire le vere bellezze naturali delle nostre montagne. La Val Genova, laterale della Val Rendena, è uno dei simboli del Parco Adamello-Brenta. Si sviluppa per circa 17 chilometri da Carisolo al Rifugio Bedole (1650 m.), da cui parte un suggestivo sentiero di media difficoltà per il Rifugio Mandrone, con un panorama stupendo verso la “Vedretta del Mandrone” e il ghiacciaio dell’Adamello.
Protagonista indiscusso della Val Genova è il fiume Sarca che scorre nel fondovalle con una sequenza di spettacolari rapide dette localmente “scale”, intercalate da tratti pianeggianti con malghe e baite.

La valle è famosa anche per le sue bellissime cascate, che scorrono impetuose lungo la roccia granitica di origine vulcanica in cui è incisa.
Le più conosciute e forse le più alte del Trentino con oltre centro metri di salto sono le Cascate del Nardis; osservarle da sotto è un’esperienza unica e il frastuono avvolgente dell’acqua che si infrange sulla roccia diventa quasi una melodia. In prossimità di esse, al di là di un ponticello di legno che attraversa il fiume Sarca, si trova anche lo storico Ristorante Cascate Nardis per godersi un tipico pranzo trentino o una pausa indimenticabile vista cascate.
Molto belle anche le Cascate del Lares che si raggiungono grazie al sentiero SAT 214 di fronte al punto info del Parco, poco prima della località Ponte Rosso. Salendo si incontrano i tre salti della cascata, rinfrescanti d’estate per via dell’acqua che si nebulizza nell’impatto con le rocce sottostanti e affascinanti per via degli arcobaleni che si formano durante le giornate di sole.
Come raggiungere la Val Genova: all’altezza di Carisolo si abbandona la statale e si svolta seguendo le indicazioni per la Val Genova. Si percorre la strada asfaltata per alcuni chilometri fino al bacino dell’Enel e quindi al parcheggio. Per info, consultate il sito ufficiale dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena.
5. Giornata a 1.500 mt: Prà Rotond e dintorni

Montagna in estate vuol dire anche relax, buon cibo e divertimento per tutta la famiglia. Tutto questo lo si può trovare prendendo la cabinovia che parte da Pinzolo e che in una ventina di minuti porta a Prà Rotond, un ambio spazio verde attrezzato con tavolini, sdraio, giochi per bambini e persino una pista di down-hill. Il Rifugio Prà Rotond, collocato proprio all’arrivo della cabinovia, ha anche un chiosco esterno dove è possibile ordinare cibo tipico trentino e buonissimi panini con la salamella.
Da qui è possibile fare passeggiate poco impegnative in mezzo a boschi per sgranchire gambe e zampe tra un riposino e l’altro, ma anche imboccare la strada sterrata sulla sinistra della cabinovia e con una camminata tranquilla di circa un’oretta raggiungere la Malga Cioca: altro incantevole posto dovre rilassarsi osservando le montagne circostanti, fare uno spuntino distesi sull’erba o godersi un pranzetto trentino sui tavolini all’aperto del Rifugio Malga Cioca.
Per i più sportivi e amanti delle camminate suggerisco di rimandare il momento del relax di qualche ora (circa 3 ore e mezza di scarpinata) per raggiungere la cima simbolo di Pinzolo, il “Doss del Sabion”. Da quassù la fatica veine subito ricompensata dallo splendido panorama a 360 gradi che si apre sulle Dolomiti di Brenta, sul gruppo Adamello-Presanella e su tutte le verdi valli circostanti. Si parte dal sentiero 307 che risale brevemente per il pendio della pista da sci sulla sinistra di Prà Rotond; per maggiori info sull’itinerario guarda il Giro del Doss del Sabion.
6. Relax e pesca sportiva a Caderzone

A Caderzone, un altro paesino della Val Rendena, c’è un bellissimo laghetto artificiale dove è possibile passare qualche ora in relax, rifocillandosi e cimentandosi nella pesca sportiva. Lago Mago è una piccola oasi in mezzo al verde che si trova lungo la pista ciclo-pedonale Pinzolo-Caderzone.
Qui, gli amanti della pesca potranno esercitare il proprio hobby preferito provando a pescare le trote presenti nel lago, godendosi la tranquillità e la naturalità del paesaggio circostante. E’ Il luogo ideale dove trascorrere il tempo libero con la propria famiglia e il proprio amico a 4 zampe, facendo divertire anche i più piccini avvicinandoli alla pesca.
7. Parco Pineta di Pinzolo, fiume Sarca e percorso ciclo-pedonale
A Pinzolo, il paesino più conosciuto della Val Rendena, il Parco Pineta è un ottimo luogo di svago e relax; offre un’ampia area verde attrezzata con giochi per bambini, campo da calcetto e campo da basket, con anche nelle vicinanze campi da tennis, un bocciodromo e un palazzetto del ghiaccio.

La Pineta si trova proprio a ridosso del fiume Sarca, lungo il quale è bellissimo fare tranquille passeggiate insieme ai nostri amici a 4 zampe. Nelle giornate di sole, grazie a delle apposite scalette di ferro fissate agli argini, scendiamo sul letto del fiume e scegliamo il sasso più comodo e spazioso su cui stenderci per una pausa rigenerante. L’acqua è davvero fredda ma troppo invitante per non immergersi fino alle ginocchia e improvvisare un percorso kneipp naturale che riattiva in un attimo tutta la microcircolazione. Per non parlare di Full che ogni due per tre entra per farsi un bagnetto o una bevuta.
Attraversando il ponte che porta dall’altra parte del Sarca, si prosegue su una bellissima pista ciclo-pedonale che collega Pinzolo a Tione di Trento. 17 chilometri di strada asfaltata delimitata e ben segnalata che tra lunghi tratti pianeggianti, piacevoli discese e breve salite conducono alla scoperta dei principali paesini della Val Rendena.
Noi generalmente scegliamo un tratto diverso ogni volta per tenere gambe e zampe allenate ma senza esagerare, considerando circa un’ora e mezza di camminata tra andata e ritorno (i.e. Pinzolo-Caderzone; Spiazzo-Caderzone; Spiazzo-Parco Masere di Pelugo).
8. Gita al Lago Montagnoli, un lago “speciale”

Poco sopra Madonna di Campiglio, accessibile direttamente con la propria auto passando dal parcheggio della cabinovia Grostè e proseguendo a monte, c’è un posto davvero suggestivo che merita una visita. Il Lago Montagnoli, situato a pochi passi dal Ristorante Malga Montagnoli dove si lascia la macchina, è un bacino artificiale che sembra “vero”, cioè naturale, ma in realtà non lo è. Il lago, infatti, è stato realizzato artificialmente con l’obiettivo di fornire acqua alle piste da sci del comprensorio di Campiglio che ogni inverno possono contare su circa 200 mila metri cubi d’acqua per produrre neve artificiale.
Il bagno si può fare? Sì, come in ogni altro laghetto di montagna, nel senso che non c’è nessun divieto; ed è presente una specie di spiaggia, con una pendenza del lago molto limitata. Gradevole anche la breve passeggiata attorno al lago che è lungo 360 metri, largo 120, con un perimetro di circa 1 chilometro e una profondità di 12 metri.
Per chi volesse raggiungere il Lago Montagnoli a piedi, è possibile farlo partendo dal centro di Madonna di Campiglio, percorrendo il Sentiero dell’Imperatrice.
9. Cucina tipica trentina: i ristoranti da non perdere, rigorosamente pet-friendly
Home Stube, a Madonna di Campiglio: luogo accogliente e allegro che attraverso i suoi dettagli racconta l’amore di una famiglia per la storia di Madonna di Campiglio, proponendo piatti tradizionali e birre artigianali serviti tutti i giorni dalle 12 alle 24. Generalmente non accettano prenotazioni perchè è un ristorante molto ambito ma il bancone è sempre disponibile per una birra o un buon bicchiere di vino per ingannare l’attesa. E ne vale sicuramente la pena.
Hungry Wolf, a Madonna di Campiglio: ristorante dall’arredamento originale dove poter mangiare piatti tipici trentini e non solo. Vivamente consigliata la prenotazione, soprattutto in alta stagione.
All’Antica Segheria, a Carisolo: storico ristorante-pizzeria appena fuori da Pinzolo, dove stile e cucina rispettano a pieno la tradizione e la cultura della Val Rendena. Consigliata la prenotazione.
Ristorante Casa Moresc, a Spiazzo: cucina tradizionale e innovazione allo stato puro. In un ambiente rustico e curato, potrete gustare prelibatezze trentine con materie prima di ottima qualità e al giusto prezzo. Meglio prenotare, soprattutto nel fine settimana.
Biergarten Parco Masere, a Pelugo: ristorante all’aperto immerso nel verde del Parco Masere, ideale per un pasto semplice ma gustoso a un ottimo prezzo. Spesso nel weekend vengono proposti eventi con menu a tema.
10. B&B e Hotel pet-friendly in Val Rendena: alcuni spunti su dove alloggiare
Casa Moresc***, a Spiazzo: struttura semplice e curata per una tranquilla vacanza in una delle dimore storiche del Trentino. Camere ampie, in stile alpino, arredate con tutti i confort e amore per i dettagli. Casa Moresc è anche “green” e offre la possibilità di usufruire di E-Bike e E-Car Renault Zoe. Inoltre, nell’ampio parcheggio è presente una colonnina per la ricarica di auto elettriche.
DoloMeet Boutique Hotel****, a Pinzolo: hotel raffinato ed originale immerso nella natura incontaminata delle Dolomiti, nel centro di Pinzolo, a poca distanza dagli impianti di risalita. Un piccolo hotel di charme dove tradizione e moderno design alpino si incontrano in ambienti dall’atmosfera seducente ed esclusiva. Camere eleganti e spaziose, dotate di ogni confort. C’è anche un piccolo centro wellness con sauna, bagno turco, docce emozionali e una sala relax.
Camping Faè***, a S. Antonio di Mavignola: ampio campeggio incastonato ai piedi delle Dolomiti di Brenta, poco prima di Madonna di Campiglio. Qui si incontrano tradizione e modernità, in un contesto naturale unico con paesaggi mozzafiato. Tra i servizi per gli ospiti, in determinati giorni della settimana, è possibile effettuare escursioni gratuite medie e facili accompagnati da una guida alpina alla scoperta delle meravigliose Dolomiti di Brenta.






































