
Summertime: vacanze in Abruzzo
Le vacanze in Abruzzo sono un vero e proprio toccasana. L’ospitalità abruzzese saprà conquistare il tuo cuore e quello del tuo amico a 4 zampe. Ce n’è davvero per tutti i gusti!
- Dove: Abruzzo
- Durata: 2 settimane
- Adatto a chi: amanti della montagna, del mare, delle città d’arte e della buona cucina. Cultori delle bellezze italiane e della natura incontaminata.
“Stand up like a mountain
Have faith like a rock
Love like an avalanche”
Bob Goff
Come tutti gli anni, arriva il fatidico momento di decidere la meta delle tanto attese vacanze estive. Quest’anno decidiamo di rimanere in Italia e accettiamo l’invito di una coppia di cari amici abruzzesi per passare un paio di settimane all’insegna del relax, del mare e della montagna. Incominciamo ad informarci per programmare le principali tappe delle nostra vacanze in Abruzzo.
Scopriremo solo all’arrivo che si tratta di una terra tutta da conoscere, spesso sottovalutata e incredibilmente adatta agli amici a 4 zampe. Finalmente ci siamo! Arrivederci Milano e benvenute meritate vacanze. Partiamo alla volta di Atri, un piccolo borgo incantevole nel cuore dell’entroterra abruzzese.
Indice
La provincia di Teramo
Atri e la tipica accoglienza abruzzese

I nostri amici ci accolgono in questa bellissima tenuta tra i vigneti e gli alberi da frutto, con uno stupendo affaccio sul mare. Socks si trova subito a suoi agio e inizia a scorrazzare per l’immenso giardino. Già pregustiamo le serate in compagnia, con un buon bicchiere di vino e qualche prelibatezza locale. Atri ci accoglie subito con una delle sue serate più vive, la Sagra del paese “Fondaci Aperti” che si tiene nella settimana di Ferragosto (ndr per controllare le date degli eventi e delle iniziative sul sito del Comune di Atri).
La bellissima cittadina, in occasione di questa festa, apre i suoi fondaci, le cantine degli abitanti del paese, per ospitare artigiani, produttori e artisti locali. Il paese è in fermento ed è impossibile non farsi tentare dallo Street Food locale. Ci fermiamo in un bellissimo fondaco con una terrazza affacciata sulle colline atriane e per qualche euro acquistiamo una “cassetta”, con un assaggio di prodotti locali accompagnati da un bicchiere di vino. Arrosticini, ventricina, pomodori, zuppa di fagioli e pecorino.
Socks sfoggia tutto il suo charme mentre passeggiamo per i vicoli del paese in cerca di qualche buon passante disposto a fargli una coccola.
Riserva Naturale dei Calanchi di Atri
Durante la nostra passeggiata ad Atri scopriamo che meno di un kilometro dal centro della cittadina partono dei sentieri escursionistici per esplorare la Riserva Naturale dei Calanchi, un Sito di Interesse Comunitario dal 1995, divenuto poi nel 1999 anche Oasi del WWF con l’obiettivo di preservare circa 600 ettari di natura, flora e fauna che presentano una biodiversità davvero strabiliante.
Decidiamo di programmare la nostra giornata di trekking seguendo le utilissime informazioni del portale dedicato alla riserva, dove è possibile anche scaricare la cartina dell’oasi.

L’accesso è libero, senza alcun biglietto di ingresso, ed è possibile effettuare gite in completa autonomia durante gli orari di apertura. Iniziamo il nostro percorso di buon ora per evitare di patire la calura delle ore centrali della giornata. Il paesaggio è davvero surreale e sicuramente molto affascinante. I calanchi sono colline caratterizzate da profondi solchi dovuti dall’erosione che nel loro insieme creano delle particolari architetture naturali note anche come “Bolge Dantesche” oppure “Unghiate del diavolo”.
All’inizio dell’itinerario è possibile scegliere tra due percorsi ad anello ben segnalati: il primo, più semplice e della durata di circa un’ora e il secondo, più completo e che permette di ammirare le diversità paesaggistica del luogo a pieni, di circa 2 ore. Attenzione! è indispensabile viaggiare con una riserva d’acqua sufficiente. La zone d’ombra durante il percorso sono rare, quindi occorre scegliere con cautela l’equipaggiamento per noi e per i nostri amici a 4 zampe.
Il percorso è piacevole e i paesaggi davvero mozzafiato! Un’altra scoperta delle nostre vacanze in Abruzzo.
Pineto e le sue spiagge

La spiaggia è deserta, solo qualche coppia sotto l’ombrellone in tranquillità. Gonfiamo il materassino e via in acqua. Trascorreremo così quasi tutte le giornate di mare durante questa vacanza. La spiaggia è abbastanza pulita e raggiungerla non è complicato. Il parcheggio nei dintorni è abbondante, ma è consigliabile non tardare oltre le 10 del mattino. Nei pressi della spiaggia ci sono alcuni bar, ma il suggerimento è sicuramente quello di portare con sè tutto il necessario per passare una giornata in tranquillità.
Non distante dalla spiaggia libera c’è una seconda spiaggia pet-friendly, dove però non è consentito far fare il bagno ai propri amici pelosi negli orari centrali della giornata, in quanto siamo nell’Area Marina protetta Torre del Cerrano.
Durante le nostre vacanze in Abruzzo decidiamo di alternare le giornate di mare a quelle in montagna e alle visite dei bellissimi borghi disseminati nell’entroterra.
Civitella Del Tronto

Il tour delle bellezze dell’entroterra di questa bellissima regione per noi inizia da Civitella del Tronto un piccolo paese nella provincia di Teramo, famoso per far parte del Club de “I Borghi più belli d’Italia”, un’associazione privata che promuove i piccoli centri abitati italiani che decidono di associarsi ad essa con una qualifica di “spiccato interesse storico e artistico”. Questo piccolo borgo attira migliaia di turisti ogni anno attratti dalla sua imponente fortezza spagnola e dal suo borgo medievale nel centro storico. Percorrendo la cittadina ci imbattiamo nella Ruetta, la via più stretta d’Italia (che in realtà si contende il primato con il vicolo di Ripatransone, ad Ascoli Piceno).
Gole del Salinello

La provincia di Pescara
Cascata Del Vitello d’Oro



Parco Nazionale della Majella

Procediamo nel nostro tour con un’altra delle tantissime ricchezze inesplorate d’Abruzzo. Il Parco Nazionale della Majella è il secondo massiccio montuoso degli Appennini abruzzesi, ma sicuramente non lo è per bellezza.
Non appena iniziamo a scorgere il paesaggio vasto e incontaminato del parco, ci rendiamo subito conto del cambiamento della natura rispetto al Parco Nazionale del Gran Sasso. Si tratta infatti di un panorama più impervio e selvaggio dove i colori si fanno più dorati e caldi, ricco di canyon imponenti, ma anche di sacralità monumentali.
La Majella infatti è anche conosciuta come Montagna Sacra in quanto è sede di numerosi luoghi di culto rupestri. Anche in questo caso seguiamo il suggerimento dei nostri amici e decidiamo di esplorare il Parco lasciando la macchina nel comune di Roccamorice, un grazioso borgo che sorge su un imponente sperone di roccia.
Roccamorice

Dal paesino parte un percorso molto piacevole e ombreggiato che conduce all’Eremo di San Bartolomeo di Legio e che nel tratto finale ci accoglie con una con una suggestiva galleria scavata nella pietra. Arrivati all’eremo è possibile attraversare una balconata dove al centro sono posizionate due gradinate che portano all’oratorio incastonato nella roccia e all’unità abitativa.
Questo luogo è stato attestato per la prima volta nel 1275, ma dopo ancora così tanti anni è ancora in grado di trasmettere sensazioni di pace e di raccoglimento rare per dei cittadini come noi. Ripercorriamo i nostri passi e torniamo a Roccamorice dove ci aspetta un pranzo prelibato immersi nel verde presso il caratteristico Ristorante Enoteca Belvedere.
La provincia dell’Aquila
Campo Imperatore
Ci dirigiamo verso l’auto in direzione Campo Imperatore e, non conoscendo il posto, chiediamo ai nostri amici come avremmo fatto a capire di essere arrivati a destinazione che ci rispondono divertiti “seguite la strada, a un certo punto scollinerete e lo vedrete, non potete sbagliarvi”.
Seguiamo quindi la strada in direzione Campo Imperatore, domandandoci che cosa avranno voluto dire i nostri amici, quando dopo una serie di divertenti tornanti ad S, finalmente lo vediamo e in un istante ci è tutto molto più chiaro. Un altopiano sconfinato si apre davanti a noi, tanto vasto da non riuscire ad avere una visuale completa. Un mix di colori perfettamente amalgamati, ma allo stesso tempo definiti.


Rocca Calascio

Ci aspettano ancora due importanti tappe nella nostra giornata quindi dobbiamo rimetterci in marcia in direzione Rocca Calascio. Questo viaggio non smette di stupirci infatti e raggiungiamo quello che è considerato uno dei principali simboli dell’Abruzzo. Rocca Calascio è una rocca di origine medievale interamente visitabile gratuitamente.
Castel del Monte

La giornata volge quasi al termine, ma abbiamo ancora energia per raggiungere l’ultima tappa della nostra giornata Castel Del Monte, un’altra piccola perla abruzzese, annoverata anch’essa tra i “Borghi più belli d’Italia” e ribattezzata “capitale dei pastori”. Il borgo medievale, come molti degli altri presenti in questa zona, è incastonato tra le montagne e sorge all’ombra del Parco Nazionale del Gran Sasso.
La provincia di Chieti
Lanciano
Dopo una tranquilla giornata di mare decidiamo di visitare Lanciano by night. Sin dai suoi albori questa importante città è stata sede di importanti scambi commerciali grazie alla sua posizione molto vantaggiosa tra il mare e il Tratturo, la grande via erbosa che percorre l’Abruzzo sulle quali pascolano le greggi stagionalmente.
Passeggiare tra le vie della città ci porta a scoprire l’immensa ricchezza in termini di monumenti e luoghi di interesse e anche di fermarci in qualche locale tipico del centro. Apprendiamo che, oltre ad essere un’importante meta turistica per le persone che decidono di trascorrere le proprie vacanze in Abruzzo, Lanciano è anche nota per essere la città che ospita il più antico Miracolo Eucaristico riconosciuto dalla Chiesa Cristiana. Le reliquie sono conservate presso la Chiesa di San Francesco.
Non potendo visitare la Chiesa, ma essendo attratti da questo interessante cenno storico, mentre assaporiamo un bocconotto abruzzese, un prelibato dolce di pasta frolla farcito con cioccolato fondente, googolando ci imbattiamo nel sito VisitLanciano del Consorzio “Le Vie del Commercio Lanciano”. Il portale offre gratuitamente ai suoi utenti la possibilità di scegliere di visitare Lanciano seguendo 3 degli itinerari proposti, ognuno corredato di pratiche audioguide che raccontano le principali caratteristiche dei luoghi di interesse. Una bellissima iniziativa per promuovere il turismo in questa zona.
Scopriamo inoltre che Lanciano è uno dei poli fieristici più importanti, ma sopratutto che tra la fine di agosto e le prime settimane di settembre si svolgono numerose iniziative racchiuse sotto il termine “Feste di Settembre” che iniziano il 31 Agosto con la Festa di Sant’Egidio e proseguono sino al 16 settembre. I nostri amici ci spiegano che sono due settimane ricche di eventi, concerti, artigianato locale e street food che attirano numerosi turisti locali e non.
Le tradizioni che si celano dietro a questi momenti di festa sono altrettanto interessanti e sono ben illustrate nel sito Feste di Settembre dedicato all’iniziativa. Un altro appunto da segnare nel nostro diario di viaggio.



Costa dei Trabocchi

Ci mettiamo in macchina per una tranquilla giornata on the road lungo la Costa dei Trabocchi, un tratto litorale adriatico lungo la strada statale 16 Adriatica compreso tra i comuni di Ortona e Vasto, al confine con la regione Puglia.
La peculiarità di questa costa è la presenza dei caratteristici trabocchi abruzzesi, antiche palafitte che venivano utilizzate per la pesca. La maggior parte di essi oggi sono stati restaurati e ospitano dei deliziosi ristoranti dove assaporare i piatti di pesce della tradizione abruzzese. Durante le nostre vacanze in Abruzzo non poteva mancare un tour dei principali trabocchi di questa zona. Man mano che percorriamo la statale 16 ci fermiamo in alcuni dei principali comuni della costa.
San Vito Chietino ospita il trabocco più antico della zona, quello di Punta Turchino e grazie alla sua posizione sopraelevata è possibile godere di un bellissimo scorcio sul massiccio della Majella. Torino di Sangro sede di un’area naturalistica protetta chiamata Lecceta di Torino di Sangro per la presenza di una foltissima macchia mediterranea dove il leccio ne è il principale esponente. Durante l’alta stagione estiva i trabocchi lavorano ininterrottamente per far fronte ai numerosi turisti che frequentano le spiagge sabbiose di questa zona.
Non avendo prenotato con anticipo non riusciamo a pranzare in una di queste bellissime strutture, ma a Fossacesia troviamo il ristorante Il Pescatore che con la sua terrazza vista mare, i suoi piatti sopraffini e la tipica ospitalità abruzzese anche nei confronti di Socks, ci ha letteralmente conquistato. L’elenco dei bellissimi trabocchi di questa zona è riportato in maniera dettagliata nel portale dedicato alla costa, dove è possibile trovare anche i riferimenti telefonici per poter prenotare.













